Le zone umide sono piccoli mondi che supportano specie specializzate di piante e animali e danno così tanto a noi e al nostro pianeta. Possono assorbire le maree e i venti, trattenere l'acqua alluvionale e darci aria e acqua pulita. Eppure negli ultimi 55 anni abbiamo perso più di un terzo delle zone umide della Terra, quasi interamente a causa dell'attività umana. Abbiamo prosciugato l'acqua, costruito case e strade e distrutto l'equilibrio di piante e animali che permetteva alle zone umide di prosperare.

I servizi ecosistemici delle zone umide sane valgono 47 trilioni di dollari all'anno, forniscono mezzi di sussistenza a un miliardo di persone e sono fondamentali per proteggere la biodiversità e promuovere l'azione per il clima, eppure il mondo ha già perso l'85% delle sue zone umide.

Quindi, giornate come la Giornata mondiale delle zone umide e la Giornata mondiale della fauna selvatica che si tiene il 3 marzo, riguardano il riconoscimento del danno che è stato fatto e ciò che dobbiamo fare per gestire e preservare queste risorse che sono vitali per il nostro stile di vita e quello in un modo o nell'altro, da cui tutti dipendiamo. Sappiamo che le zone umide svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento della biodiversità che è la chiave del nostro futuro. Sappiamo che il 40% delle piante e degli animali del mondo dipende dalle zone umide, 4 miliardi di persone si affidano ai servizi forniti dalle zone umide e sappiamo che senza di loro non possiamo raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile che ci siamo prefissati. Se vogliamo promuovere lo sviluppo sostenibile per le persone e il pianeta, dobbiamo agire ora per gestire, conservare e ripristinare meglio le nostre zone umide. (fonte: worldwetlandsday.org)

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