La plastica alimenta la crisi climatica
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Tutti i prodotti in plastica derivano dalla trasformazione del gas fossile e del petrolio, il cui sfruttamento è una delle principali cause dell'attuale emergenza climatica. Inquinamento da plastica e crisi climatica sono quindi due facce della stessa medaglia, entrambe legate a un'economia basata sullo sfruttamento dei combustibili fossili.
Con l'elettrificazione dei trasporti e il crescente utilizzo di energie rinnovabili per altri settori, ci si potrebbe aspettare una rapida riduzione del consumo di petrolio e gas. Peccato che questo calo tanto atteso, essenziale per mitigare la crisi climatica, possa essere sminuito dalla produzione di plastica, che è destinata a triplicare entro il 2050. Alcune stime indicano che la crescita della domanda di petrolio dal settore petrolchimico, dove i combustibili fossili vengono trasformati in plastica e altri materiali, sarà guidato dal 45 al 95% dalla crescente domanda di plastica, che aggraverà la crisi climatica.
Ora è chiaro a tutti che i rifiuti di plastica inquinano il mare. Ma pochi sanno che la raffinazione di petrolio e gas ha conseguenze altrettanto devastanti per l'ambiente. Se vogliamo una vera transizione ecologica dobbiamo avere il coraggio di abbandonare le produzioni inquinanti e decarbonizzare la nostra economia, tralasciando sia l'uso di petrolio e gas fossile, sia i prodotti derivati, a cominciare dalla plastica monouso. (fonte: greenpeace.org)
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