“Per fornire spazio agli animali selvatici, alle piante, agli impollinatori e ai regolatori naturali dei parassiti, è urgente riportare almeno il 10% della superficie agricola in un paesaggio caratterizzato da un'elevata diversità. Questi includono, tra l'altro, fasce tampone, terreni incolti a rotazione o non, siepi, alberi non produttivi, muri di terrazze e stagni", si legge nella Strategia europea per la biodiversità.

Tutti questi elementi vengono sistematicamente sacrificati per il bene delle monocolture industriali, anche se hanno un valore cruciale nell'assorbimento del carbonio atmosferico, nell'evitare l'erosione e il degrado del suolo e nel filtrare l'aria e l'acqua. Da questo punto di vista, l'agricoltura biologica è la via da seguire. Nel 2018, il 7,5% dei terreni agricoli nell'UE è stato coltivato biologicamente, per un totale di 13,4 milioni di ettari. Nei prossimi dieci anni, la Commissione vuole portare questa cifra almeno al 25%, un fatto che fa ben sperare anche per l'economia poiché questo modello genera il 10-20% in più di posti di lavoro per ettaro. (fonte: lifegate.com)

Ognuno di noi gioca un ruolo cruciale nelle scelte quotidiane: scegliere il biologico migliora la salute umana, animale e planetaria, aiuta le api e gli insetti impollinatori.

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